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Cosa è stato trovato

In questo autorevole studio* prospettico su 2800 bambini condotto in Olanda e Regno Unito, gli Autori hanno dimostrato che un particolare approccio al cibo nell’età prescolare si correla in adolescenza con un rischio per disturbo della condotta alimentare. E’ un’ottima notizia per il nostro compito di prevenzione. Vediamo i dettagli.

Come è stato condotto lo studio

Le caratteristiche dell’alimentazione a 4-5 anni sono state misurate con un questionario validato sul comportamento alimentare dei bambini (il noto CEBQ, fatto di 35 domande). Il CEBQ è la più completa misura psicometrica esistente che valuta l’intera gamma di caratteristiche dell’appetito infantile.

Le 8 sezioni del questionario valutano in particolare: la selettività delle scelte, la reattività alla proposta del cibo, il senso di sazietà, un inappetenza o un eccesso di assunzione su base emotiva, la gioia di mangiare, la lentezza e il desiderio di bere.

Il questionario è compilato da un genitore che, ad ogni domanda, ha la possibilità di scegliere tra 5 risposte (da “sempre” a “mai” con 3 possibilità intermedie). La Tabella seguente riporta le domande relative alle sole sezioni che hanno mostrato relazioni significative in questo studio.

Negli stessi bambini poi in età adolescenziale la presenza di un possibile disturbo del comportamento alimentare è stata valutata con un altro strumento validato.

TABELLA. Alcune domande tratte dal Child Eating Behavior Questionnaire (CEBQ, 2001) che hanno dimostrato potere predittivo in questo studio

1 - Eccessiva reattività al cibo (5 domande)

-Mio figlio continua a chiedere cibo

-Se gli fosse permesso mangerebbe troppo

-Se gli fosse permesso mangerebbe tutto il tempo

-Anche quando è sazio non rifiuta mai i suoi cibi preferiti

-Se potesse avrebbe sempre cibo in bocca

2 - Eccessi su base emotiva (4 domande)

-Mio figlio mangia di più quando è preoccupato

-Mio figlio mangia di più quando è annoiato

-Mio figlio mangia di più quando è in ansia

-Mio figlio mangia di più quando non ha altro da fare

3 - Grande capacità di saziarsi (5 domande)

-Mio figlio non ha un grande appetito

-Mio figlio lascia sempre del cibo nel piatto

-Mio figlio si sente sazio prima di aver finito il pasto

-Mio figlio si sazia facilmente

-Non riesce a mangiare il pasto se ha mangiucchiato prima

I risultati principali

I risultati hanno mostrato una relazione tra risposte alle domande sull’eccessiva reattività al cibo (sezione 1 della Tabella) e i principali disturbi del comportamento alimentare in adolescenza (Binge eating: mangiare compulsivo, Emotional eating: mangiare sotto l’influenza di uno stimolo emotivo, Restrained eating: mangiare in modo patologicamente limitato, Compensatory eating: vomito auto-indotto o uso di lassativi dopo un’abbuffata). Anche gli eccessi su base emotiva (sezione 2) si correlavano con il Compensatory eating.

Al contrario, il maggiore senso di sazietà (sezione 3) e il mangiare più lento non erano associati ad alcun sintomo del disturbo alimentare e quindi avevano un significato potenzialmente protettivo.

Commenti

1-Il test completo è rintracciabile con facilità online (CEBQ 2001). L’elaborazione del punteggio è piuttosto complessa, alcune domande ci sembrano molto banali o ripetitive di altre, ma è quanto di meglio la letteratura scientifica ci metta a disposizione, e molti lavori pubblicati lo hanno utilizzato in questi anni.

2-Nessuno studio finora aveva valutato l’approccio all’alimentazione in età prescolare come segnale predittivo di una comparsa di un disturbo alimentare tramite uno studio prospettico.

3-Un punto di forza dello studio è stato l'utilizzo di due grandi gruppi di popolazione armonizzati e di una metodologia adeguata per descrivere le caratteristiche dell’appetito infantile.

4-Nella nostra pratica clinica, tuttavia, risulta difficile suggerire l’esecuzione routinaria di un questionario come il CEBQ 2001, se non in casi selezionati ove sussistano fattori di rischio personali o familiari per un disturbo del comportamento alimentare.

5-Viene confermata anche da questo studio l’importanza di osservare precocemente la relazione con il cibo del bambino con ogni possibile strumento (un questionario, un colloquio mirato, un video, ecc.) e di verificare le sue risposte ai veri stimoli di fame e sazietà, al fine di porre in atto eventuali azioni preventive o correttive sin dai primi anni di vita.

Gaetano Bottaro e Paolo Brambilla

 

* Early childhood appetitive traits and eating disorder symptoms in adolescence: a 10-year longitudinal follow-up study in the Netherlands and the UK.

Derks IPM et al.

Lancet Child Adolesc Health 2024;8:270-9.

TABELLA. Alcune domande tratte dal Child Eating Behavior Questionnaire (CEBQ, 2001) che hanno dimostrato potere predittivo in questo studio.

1 - Eccessiva reattività al cibo (5 domande)

-Mio figlio continua a chiedere cibo

-Se gli fosse permesso mangerebbe troppo

-Se gli fosse permesso mangerebbe tutto il tempo

-Anche quando è sazio non rifiuta mai i suoi cibi preferiti

-Se potesse avrebbe sempre cibo in bocca

2 - Eccessi su base emotiva (4 domande)

-Mio figlio mangia di più quando è preoccupato

-Mio figlio mangia di più quando è annoiato

-Mio figlio mangia di più quando è in ansia

-Mio figlio mangia di più quando non ha altro da fare

3 - Grande capacità di saziarsi (5 domande)

-Mio figlio non ha un grande appetito

-Mio figlio lascia sempre del cibo nel piatto

-Mio figlio si sente sazio prima di aver finito il pasto

-Mio figlio si sazia facilmente

-Non riesce a mangiare il pasto se ha mangiucchiato prima