di Teresa Cazzato
Nel 2002 l’obesità è stata dichiarata una vera e propria epidemia estesa a tutta la Regione Europea, oggi però possiamo dire che è una vera pandemia estesa a tutto il pianeta. La percezione generale del problema è molte volte quella di un problema estetico, ma la ricerca biomedica ha evidenziato numerose implicazioni che riguardano da vicino la salute dell’uomo. Si può affermare che è un problema sanitario, educativo e sociale, e fondamentali sono una corretta alimentazione ed un’attività fisica costante. Il Ministero della Salute e il CCM, nel 2012, hanno attuato un Sistema di Sorveglianza “Okkio alla Salute” da cui si evince che l’Italia resta ancora ai primi posti in Europa per l’eccesso ponderale infantile (vedi il rapporto in dettaglio). Più di un bambino su tre risulta obeso o sovrappeso; in Italia ogni 100 bambini della terza classe elementare 24 sono in sovrappeso e 12 obesi. Certamente l’approccio al problema non può essere mono ma intersettoriale in maniera che si possano coinvolgere tutti gli attori come la famiglia, la scuola, le istituzioni, le aziende produttrici e naturalmente non ultimi i pediatri.
La rilevazione del sistema di sorveglianza è biennale e i dati della terza edizione sono stati presentati nel 2013; le percentuali più elevate si riscontrano nelle regioni del centro-sud come Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata, dove l’eccesso ponderale riguarda più del 50% del campione, mentre Sardegna, Val D’Aosta e Trentino Alto Adige sono sotto il 25%. Sono sempre troppo frequenti tra i bambini abitudini e stili di vita completamente scorretti; ad esempio si salta la prima colazione, si fa una colazione non adeguata o sbilanciata in termini di carboidrati e proteine, si fa una merenda troppo abbondante, non si consuma frutta e verdura ma si consumano abitualmente bevande zuccherate o gassate oltre a consumare cibi molto sapidi. Se sovrappeso, obesità e stili di vita non salutare sono diffusi tra i bambini, la preoccupazione è ingravescente in quanto sono predittori di condizione di salute sfavorevole in età adulta. I risultati dei sistemi di sorveglianza, delle indagini conoscitive, degli studi clinici sottolineano comunque quanto il problema sia di Sanità Pubblica e di quanto sia necessario investire nella prevenzione; in tutto ciò ci si ritrova coinvolti e responsabili come Pediatri. L’Expo 2015 con il tema “Nutrire il pianeta energia per la vita” affronterà una tematica universale che riguarda tutti gli esseri viventi: se esistono circa 900 milioni di essere umani che muoiono di fame soprattutto in una certa zona del pianeta, paradossalmente vi sono un miliardo di persone che muoiono per eccesso di cibo. Questo ci mette di fronte a un momento di riflessione per costruire dei programmi di cambiamento per tutti gli esseri umani affinché si viva in un mondo e in un futuro migliore.
http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2014/01/07/Obesita-epidemia-mondiale-ultimi-30-anni_9861204.html
https://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute_bambini/alimentazione/2013/12/06/Unicef-3-bimbi-maschi-italiani-10-sono-obesi_9735869.html
http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2013/11/13/news/sale_s_top_allabuso_pericoli_e_consigli_per_pressione_alta_reni_fegato_e_ossa-70902112/
http://www.corriere.it/salute/14_gennaio_09/troppo-zucchero-dieta-54e5c64c-7936-11e3-a2d4-bf73e88c1718.shtml